25 Novembre: Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne – Violenza – poesia di Fiorella Fiorenzoni

Violenza

Sembravan sinceri

quei tuoi occhi, scuri, neri, profondi

quei tuoi gesti tipici, particolari, quasi unici

quella tua voce forte, dal timbro vigoroso e dall’accento marcato

ma quel tuo aspetto imponente, superbo e presuntuoso

non mi convinceva né mi persuadeva

e quindi, titubante, esitante e diffidente

non accettai il tuo invito, tornai sui miei passi, me ne andai via.

Ma tu, codardo, infame, ignobile,

obbrobrioso, spregevole, turpe 

mi corresti dietro e, con una violenza immane,

furiosa, aggressiva, brutale

abusasti di me, inerme, indifesa, vittima.

Passarono, giorni, mesi, anni,

la tua colpa fu detta attenuante, scusante

la tua condanna fu affievolita, abbreviata, ridotta

ma, al di là dell’ingiusto, iniquo, indebito verdetto,

nella mia mente, che niente cancella

 né abrade né dimentica né scorda,

tu resterai sempre un lurido, schifoso, abominevole verme,

vigliacco, miserabile, un piccolo essere

e un giorno arriverà anche per te una sentenza,

da una fonte più alta, più giusta e più vera.

Quel giorno, forse, uscirò dall’ombra della vita,

dal buio che mi circonda, dal sentirmi morta dentro

e forse riattaccherò quei brandelli del mio essere,

riaffiorerò alla vita, rivedrò la luce,

forse.

Fiorella Fiorenzoni

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