Il teatro della vita – Testo e foto di Fiorella Fiorenzoni –  Giornata Mondiale del Teatro –

Teatro Signorelli – Cortona (AR)

Il teatro della vita

Come un attore,

indossiamo ogni giorno

la nostra maschera preferita

e, vagando e girovagando,

andiamo per le strade della vita,

in cerca di una commedia da recitare,

che ci faccia così emozionare,

entrando nei panni di qualcuno

per vivere poi la storia di nessuno

che, con maestria e amore,

si è inventata il nostro caro autore.

Nel grande teatro del mondo

non si sa quale ruolo ci sia dato interpretare,

forse è per questo che continuiamo a sperare!

Un giorno ridiamo

e quello seguente piangiamo,

leggiamo il nostro copione

e a memoria lo proviamo,

entriamo, usciamo

e ritorniamo nel palco,

corriamo veloci e, oplà,

facciamo un gran salto

nel tentativo profondo

di ritrovare il senso della vita, in fondo.

Si entra in scena, lo spettacolo ha inizio!

Seduti su quella panchina solitaria

del parco in autunno,

con aria immaginaria

osserviamo, taciti, le foglie cadere,

ma che strana cosa è il nostro vivere!

Ci alziamo e poi lungo il policromo viale

ci addentriamo,

come in un quadro d’autore,

di cui la bellezza e la poesia ammiriamo

nel tragicomico sfizio

di quest’atto fittizio.

Avanti con la rappresentazione,

la pausa è finita!

Avvolti nel calore di un abbraccio,

sogniamo un’altra storia,

un nuovo canovaccio,

e, come la fiamma nel camino accesa,

in una giornata d’inverno,

speriamo che tutto duri in eterno.

Fiorisce il giardino a primavera

e tu t’incanti sotto quel cielo a sera,

quando cala il sipario e tutto si avvera.

Ah la vita!  È questa una recita infinita!

Così, nell’estate assolata,

sotto il bagliore di uno strano riflettore,

interpretiamo il nostro ruolo migliore,

rileggendo la didascalia della storia prestabilita,

che è quella del teatro della vita.

Fiorella Fiorenzoni

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